sui sentieri del parco di Montevecchia e val Curone

si cammina per  2h 30'   segnavia  | |    

  Partenza dalla stazione di Cernusco - Merate, linea S8 Milano Porta Garibaldi - Lecco. Si esce dal lato a ponente della stazione, si segue il sentiero che costeggia un piazzale e si arriva su un marciapede con pista ciclabile; lo si segue a sinistra e, al bivio, si segue la carrozzabile in salita. La strada sale tra villette e poi scende fino a una provinciale; si attraversa con attenzione la via e si entra in uno spiazzo dove comincia il sentiero, indicato dal segnavia bianco-rosso CAI.
  Si cammina in un bel bosco costeggiato dal torrente Curone che scporre tra anse; la camminata è piacevole, con ponti in legno che camminano sull'acqua e una grande ricchezza di flora e fauna. A un bivio segnato da un paletto in legno si tiene la sinistra e si giunge a una strada agricola che si prende a sinista in salita; pochi passi portano alla stupenda Valfredda, fattoria tra bellissimi prati; la vista è dominata dal Resegone.
  Si segue il sentiero sulla destra che costeggia i prati e quindi percorre in falsopiano il bosco. Al bivio segnalato si sale a sinistra sulla mulattiera che con alcuni stappi porta a Montevecchia, panoramico borgo affacciato su Milano, nodo senteriestico dell'area. Si scende sulla mulattiera percorsa e, al bivio, si prende a destra per giungere a Ca' del Soldato, sede del parco. Pochi passi in discesa conducono a un bellissimo stagno, esempio della ricchezza naturale della val Curone.

L'itinerario proposto si basa sui  sentieri del parco, ben descritti nel sito dell'istituzione. 


da Montevecchia si può proseguire per Monte, vedi la cartografia


il monte Trensasco

si cammina per  1h 30'   segnavia  ▌AQ 1

  Partenza da Genova, a San Gottardo, via Emilia, all'altezza dei campi sportivi della Sciorba; autobus urbani AMT 13 e 14 dal centro città. Dalla fermata del bus si attraversa la strada, si prende la carrozzabile tra i palazzi e si arriva in via Piacenza; si gira a destra e, dopo un saliscendi, si prende a sinistra la crosa dei Morchi, con segnavia evidente. La salita pedonale conduce in breve all'acquedotto della val Bisagno; si prende il lastricato a destra e in breve si raggiunge un prato sulla sinistra del percorso da dove parte, ben indicato, un sentiero che affronta il versante collinare. Si sale in modo agevole nel bosco misto, con vedute sulla sottostante periferia cittadina e sul forte Diamante; una serie di saliscendi sempre in ambiente boschivo portano ai 414 metri del monte Trensasco, panoramica cima della val Bisagno.

  Il sentiero segnato prosegue e, in veloce discesa, raggiunge la baita Diamante, da dove risale all'omonimo forte. Dal forte si scende e, seguendo lo stesso segnavia, si ritorna a San Gottardo, a pochi metri dal punto di Partenza; il percorso completo si percorre in 4 ore.
  La zona della baita Diamante è servita dalla ferrovia a scartamento ridotto Genova - Casella; segnaliamo la nostra guida in PDF scaricabile dedicata al trenino, dove sono descritti numerosi itinerari escursionistici.

i laghi di Garlate e Olginate

si cammina per  1h 30'   anche per MTB


  Partenza dalla stazione di Lecco, linea Milano - Lecco. Dalla piazza della stazione si prende in discesa la frontale via pavimentata e si raggiunge il lungolago; si segue il lago a sinistra su bella sede pedonale  - all'altezza della sede della Canottieri Lecco, il percorso si distacca per pochi metri dall'acqua - , si supera il ponte in cemento e, al successivo, in muratura, si attraversa il fiume. 
  Superato l'Adda, si gira a sinistra e si scende subito a sottopassare un edificio per trovarsi a costeggiare il fiume. Il percorso ora cammina su sede propria, tranne un centinaio di metri nei quali rientra sulla carrozzabile, ma il marciapiede è ampio e adatto anche alle biciclette. La passeggiata è stupenda, con viste sul Resegone e le altre cime del lecchese; si costeggiano ville e residente di pregio architettonico con giardini lussureggianti. Giunti al lago di Garlate se nesegue l'ampia curvatura; la fauna acquatica è straordinariamente ricca. Una diga immette le acque dell'Adda nel lago di Olginate, tranquillo bacino anch'esso popolato da varie specie di volatili.
  Il sentiero lungo l'Adda prosegue lungo il corso del fiume; il bel paese di Brivio è a circa 13 km da Lecco. 

il giro del Monte Castello

si cammina per 1h10' segnavia ▌▐


  Partenza da Crocefieschi, linea ATP Busalla stazione - Crocefieschi - Vallenzona. Dalla fermata della corriera si scende a sinistra per il bel corso del paese; nella piazza si sale a destra e dopo pochi metri si prende, sempre a destra, il sentiero segnalato. Si percorre un tratto di bosco e si inizia a camminare fra i prati, con belle viste su Crocefieschi e sui monti; quando il sentiero, ben segnalato, gira seccamente a salire, prima di imboccarlo si prosegua per qualche metro in piano, fino a un poggetto panoramico.
  La salita è piacevole, tra bosco, rocce conglomerate e scorci sulla sottostante val Vobbia. Si tocca la boscosa cima del monte Castello, a 947 metri, e si prende la discesa che porta a un sentiero che si prende a sinistra e in breve si rientra a Crocefieschi.

il lago Delio

si cammina per 2h segnavia ▌▐

  Partenza dalla piazza della stazione di Maccagno, ferrovia TILO Bellinzona - Luino e bus Baldioli Luino - Maccagno - Biegno; da Milano a Luino, treni con cambio a Gallarate. Dalla piazza si prende la stradina frontale, con evidenti indicazioni: freccia e segnavia bianco-rossi CAI. Si sale per acciottolato tra le case, con viste sul lago Maggiore, e si prende una bella mulattiera che sale nel castagneto; si segue la segnaletica a frecce e il segnavia CV.

  A Pianca si segue l'indicazione per Sarangio; dopo un po' d'asfalto si riprende a destra la mulattiera che passa per le frazioni di Sarangio e Musignano, splendido borgo con le case in pietra. Da Musignano si affronta un tratto di salita, si tagliano i tornanti di una carrozzabile e, in superbo ambiente naturale, si arriva al lago Delio, lago naturale a circa 950 metri di altitudine. Il lago è sfruttato per una centrale idroelettrica; la strada asfaltata riduce ma non svilisce il fascino della zona.
  A pochi passi dalla diga nord si trova il bellissimo paese di Monte di Bassano, stupendo balcone pnoramico sul lago Maggiore e sui monti. Il sentiero segnato con la bandierina bianco-rossa del CAI e con cartelli in legno porta in circa due ore di bella, costante discesa a Tronzano e alla stazione di Pino - Tronzano, sulla linea Bellinzona – Luino.  



da Brinzio a Ganna, tra i laghi del varesotto

si cammina per 1h30' segnavia 15

  Partenza da Brinzio, bus Varese - Brinzio - Cuveglio. Si cammina sul bell'acciotolato del borgo seguendo le evidenti indicazioni per il museo e i sentieri 14 e 15; si gira a sinistra fino al cortile del museo di cultura contadina, con l'esposizione di attrezzi e mezzi agricoli, si prende a destra e si inizia a salire per un sentiero, dal fondo sempre acciottolato.

  Il tratto iniziale sale duramente, poi il cammino si addolcisce; l'ambiente, suggestivo, è ammantato da una faggeta nella quale si aprono splendidi prati. Il piacevole percorso incontra vari sentieri ben segnalati; con l'ausilio di una cartina si possono impostare escursioni ad anello. Si svalica nel bosco e si scende verso Ganna, a volte in modo ripido; poco sopra il paese, si apre a sinistra un superbo scorcio sulla torbiera di Pralugano. Il sentiero arriva a un crocevia; a destra, in direzione San Gemolo, si arriva in pochi minuti ad avere una suggestiva vista sul lago di Ganna; a sinistra, lungo un prato, ci si avvicina alla torbiera. Il sentiero pianeggiante porta in pochi minuti alle case di Ganna; si prende a destra la carrozzabile e si arriva nel paese, collegato a Varese dal bus Varese - Luino/Ponte Tresa.

Punta Mesco

si cammina per 2h15' segnavia 1

  Partenza dalla stazione di Levanto, linea ferroviaria Genova - La Spezia - Roma. Si esce dalla stazione, si attraversa il piazzale e si scende per una rampa di scale fino a un viale da seguire a destra in discesa; la segnaletica è evidente. Si percorre il corso rettilineo alberato fino al lungomare che si imbocca in direzione levante; in un tratto pedonale costeggiato da stabilimenti balneari, si presti attenzione a una deviazione a sinistra, segnalata, per prendere una scalinata che sale ripida fino al castello.
  Ci si mantiene sempre a destra e si sale ora su asfalto ora su mulattiera fino a un bivio che immette sul sentiero. Il percorso passa tra ville e case, con belle viste; si affrontano alcuni strappi fino a camminare in falsopiano nella macchia mediterranea, con punti a strapiombo molto belli. L'escursione culmina al semaforo, balconata panoramica con un'interessante testimonianza architettonica, una chiesetta diroccata della quale è ben visibile l'abside coi fregi.

  Dal semaforo si scende in mezz'ora a Monterosso seguendo il sentiero 10. Monterosso, sulla stessa linea ferroviaria di Levanto, è punto di partenza del sentiero azzurro.

da Monterosso a Soviore

si cammina per 1h20' segnavia 9


  Partenza dalla stazione di Monterosso, linea ferroviaria Genova - La Spezia - Roma. Si esce dalla stazione e si segue il lungomare in direzione levante fino a raggiungere uno slargo sulla spiaggia, delimitato a sinistra dal viadotto ferroviario che si sottopassa per entrare nel bel borgo di Monterosso.
   Si cammina per la via centrale fino a una brutta piazza; si segue per pochi metri la carrozzabile e, a sinistra, si prende la mulattiera ben segnalata.
La salita è ripida fino a una pista con fondo in cemento; si segue il tratturo nel bosco fitto fino a ritrovare sulla sinistra la mulattiera che ora sale con viste su Punta Mesco e sulle colline. Quando si raggiunge una carrozzabile, la si segue a sinistra per alcuni metri e si riprende il sentiero sulla destra, segnalato con un cartello in legno.
  Si percorre l'ultimo tratto di salita e si arriva sul piazzale del santuario di Soviore.

  A Soviore si incontra il sentiero 1 , sorta di alta via delle Cinque Terre, che collega Portovenere a Levanto in 12 h; il sentiero 8b collega Soviore a Vernazza, sulla stessa linea ferroviaria di Vernazza, in un'ora e mezza di cammino.

il passo di Esola

si cammina per 2h15' segnavia +

  Partenza dalla chiesa di Casanova, linea ATP Genova - Fontanigorda - Casanova. Si segue la strada verso Fontanigorda (segnavia evidente) tagliando alcune curve, si supera il ponte sul Pescia e a sinistra si prende un sentiero ben indicato che, dopo un breve tratto fra gli alberi, comincia a salire tra ginepri e roccette. La salita è costante, il panorama dominato dalle cime appenniniche; un tratto ripido di sentiero porta al meraviglioso Pian Broglioni, altopiano di aghifoglie sovrastato dalla mole del monte Roccabruna. Si gira a sinistra, si guada un torrente e si sale nella faggeta lungo un sentiero a tratti eroso dall'acqua; un tratto di sentiero in falsopiano porta al passo di Esola, a 1304 metri, sullo spartiacque tra le valli Trebbia e Aveto.

  Il sentiero + prosegue per Rezzoaglio, in val d'Aveto (3h30' da Casanova, bus ATP da Rezzoaglio alla stazione di Chiavari).

  Il passo di Esola è percorso dal sentiero Ottone - Barbagelata; seguendolo a destra si raggiunge il passo del Gifarco e si scende a Fontanigorda in due ore; a sinistra, si arriva al passo di Ertola e si prende il sentiero per Casanova, a chiudere un anello di 4 ore di cammino. 

 sentiero

da Rovegno a Pietranera

si cammina per 1h30' segnavia V

  Partenza da Rovegno, linea ATP Genova - Ottone; dalla fermata della corriera, nel centro del paese, si percorre la via pedonale fino alla carrozzabile indicata per Pietranera. Si segue questa strada in salita e, dopo pochi metri, si trova sulla sinistra il segnavia che sale tra le villette e, superate le case, segue un bel sentiero nel bosco. Si sale dolcemente tra gli alberi fino a tornare sulla carrozzabile che si percorre in salita per circa un chilometro fino al bellissimo altopiano dove si adagia il paese di Pietranera. 
  Visitato il delizioso borgo, si segue la strada dell'andata fino al cartello che indica la pro loco; si segue un sentiero tra i prati fino a un campetto dove si gira a sinistra affidandosi a un segnavia per MTB. Si cammina in ambiente boschivo fino a incontrare u
il segnavia indicato con la V bianca che si segue a sinistra fino a raggiungere la carrozzabile per Rovegno. Il percorso completo si fa in due ore e mezza.

da S.Lorenzo della Costa a Sella Gaixella

si cammina per 1h segnavia

  Partenza da S.Lorenzo della Costa, sulla via Aurelia tra Recco e Rapallo; linea ATP Genova - Recco - Rapallo. Dalla piazza della chiesa si prende la salita lastricata e, a sinstra, un vi  coletto che porta a una stradina asfaltata che sale tra le villette in posizione panoramica.
Si imbocca una scalinata - la segnaletica è ottima - che sale tra belle case di campagna fino alla frazione di Doncina, incastonata nel versante a tramontana del monte di Portofino; la vista abbraccia il golfo del Tigullio e l'Appennino. Si sale tra le case e, raggiunti due ampie fasce prative, si prende un ripido sentiero nel bosco che porta in breve al sentiero tra Ruta e Pietre Strette, segnato con ; lo si segue a sinistra e si giunge alla Sella Gaixella, 430 metri, punto di confine geologico tra i calcari dell'Antola e il conglomerato di Portofino.
Seguendo il sentiero oltre la Gaixella si arriva (10') a Pietre Strette, incrocio di percorsi escursionistici: lo stesso prosegue per Portofino, altri sentieri portano a Camogli e S.Margherita. Da Sella Gaixella, seguendo a destra il sentiero principale, si arriva alla Ruta.

Monte Isola, la perla dell'Iseo

si cammina per 1h 15' segnavia cartelli in legno

  Partenza dall'imbarcadero di Peschiera Maraglio, servizio Navigazione Lago d'Iseo; si segue per pochi metri a destra il lungomare fino a una piazzetta con una scultura moderna. Si prende il vicoletto che sale sulla destra dalla piazzetta, si passa un archivolto, si sale a sinistra, si supera un altro archivolto e si segue la segnaletica in legno del comune di Monte Isola, itinerario per il santuario di Ceriola.
  Si incontra una carrozzabile che si segue per pochi metri a sinistra e si prende il sentiero segnalato che sale tra olivi, prima in modo aspro, poi con minore intensità. Raggiunta la bella frazione di Cure si gira a sinistra e con piacevole passo si sale verso il santuario di Ceriola, posto a 600 metri in eccezionale posizione panoramica.


l'anello del Groppo Rosso

si cammina per 3h 15'  segnavia Δ , poi 198, poi

  Partenza dal capolinea della corriera a S.Stefano d'Aveto, linea ATP Chiavari stazione - S.Stefano. Si segue il segnavia Δ , ben evidente, e si sale per le case di S.Stefano fino alla frazione Roncolungo; si cammina per un sentiero parallelo alla strada fino a scendere a sinistra, si guada un rio e si sale per mulattiera con la vista del maestoso Groppo Rosso che sovrasta il territorio.
La salita è stupenda, tra pascoli e aghifoglie; dopo una rampa si sale nella faggeta fino alla sella del groppo e, in breve, si giunge ai piedi delle due cime, in straordinaria posizione panoramica (2h). l'altezza del groppo è di 1594 metri.
  Si prosegue per pochi metri sul sentiero fino a incontrare il segnavia 198 del Cai che si segue in discesa in una bella faggeta fino a Rocca d'Aveto (30'), dove si scende a destra fino a S.Stefano.


da Castiglione al monastero di Torba, l'arte nella valle dell' Olona

si cammina per 1h 40' anche per MTB

  Partenza da Castiglione Olona, stazione ferroviaria Le Nord a Venegono Superiore, a circa 5 km; bus di collegamento delle stesse ferrovie Nord. Dal centro di Castiglione Olona, perla artistica del varesotto, si scende a sinistra fino alla strada di fondovalle dell'Olona e si individua il bel percorso ciclopenale che sfrutta il fondo di una ferrovia in disuso. Si percorre la pista, dal fondo ottimo, dominata in questo tratto dalla splendida Collegiata; si costeggia il corso dell'Olona superando l'inizio della salita stradale chiamata il piccolo Stelvio e con tranquilla camminata si giunge di fronte al monastero di Torba. Si attraversa la carrozzabile e si sale per la sterrata che porta al bellissimo complesso monumentale.

  la pista prosegue per Castellanza; i chilometri sono 4,1 da Castiglione al monastero, 19,4 a Castellanza.

  la pagina del comune di Castiglione Olona; la visita è doverosa

da Rapallo al santuario di Montallegro

si cammina per 1h 30' segnavia ++

  Partenza dalla stazione di Rapallo, linea Genova - La Spezia - Roma. Dalla piazza della stazione si raggiunge il lungomare e lo si percorre a sinistra fino alla fortezza; si segue la passeggiata pedonale e al suo sbocco si attraversa la strada, si sale a fianco dell'Auditorium, si attraversano il giardino pubblico, si prende la strada in salita e, sulla curva, la stradina pedonale che porta a una carrozzabile (segnavia) che si segue a destra.
  L'itinerario sale tra le case, poi tra belle villette; la crosa si immette nel bel cammino per il santuario, che sale ra panoramici tornanti fino al santuario neogotico di Montallegro, superbamente affacciato sul Tigullio, 612 metri sul mare. Il sentiero prosegue fino ai 692 metri del monte Rosa. 


salite di Liguria - il passo della Scoglina

lunghezza 15 km pendenza media 6,3 %, max 12%

  Il percorso comincia a Monleone, sulla SP 225 che collega Chiavari a Sottocolle, in val Bisagno. I primi chilometri di fondovalle scorrono senza pendenze eccessive fino a Castagnelo e a Favale di Malvaro; da là si inizia la salita aspra, con tornanti faticosi. Si passa il paese di Castello e si sale in ambiente boschivo fino a un punto dal quale il passo della Scoglina è visibile a destra; la menta sembra vicina, ma di fatto la salita finale richiede un ulteriore sforzo, ripagato dalla pnoramicità del passo, a 920 metri.

  Per un bel percorso anulare, dalla Scoglina si scende a destra fino a Parazzuolo, dove si prende a destra la breve salita per il passo della Forcella e si affronta la stupenda disesa fino a Carasco, dove a destra si percorre un tratto di Fontanabuona fino a Monleone.

le rocche del Reopasso

si cammina per 1h30' segnavia tratti difficili

  Partenza dalla fermata principale ATP di Crocefieschi, linea Busalla stazione - Crocefieschi - Vallenzona. Si scende lungo la bella via pedonale fino alla piazza e si sale a destra fino a un sentiero che percorre un bosco; si giunge alla zona dei conglomerati, spettacolari formazioni rocciose, e si cammina per un tratto panoramico fino a una salita ripida (segnalazione per altro percorso, tre pallini gialli) che ripidamente porta alla cima della Biurca, eccezionale punto panoramico; notevole il bivacco sottostante. Si prosegue su cresta fino a una rampa nel bosco che conduce a un passo, attrezzato con catena corrimano, che permetta l'ascesa alla cima del Reopasso, a 941 metri.
  Per un percorso anulare, si segue il sentiero XX prima su cresta poi in ripida discesa al termine della quale il sentiero segnato con tre pallini gialli ricongiunge al percorso principale per Crocefieschi; il sentiero XX prosegue per Ronco Scrivia (3 h di cammino), località collegata a Busalla dal treno e dalle corriere ATP.

da Colle Caprile a Ruta, lungo i sentieri dell'ardesia

si cammina per 3h 30' segnavia O O


  Partenza dal capolinea delle corriere a Colle Caprile, linea ATP Genova - Recco - Colle Caprile; una stradina segnalata sale a costeggiare alcune villette e poi cammina nel castagneto. il sentiero in falsopiano attraversa una bella zona con antichi casolari in pietra e cave dismesse, testimonianza dell'attività estrattiva legata all'ardesia; tra gli alberi, belle viste su Recco e il monte Caucaso. 
   Un tratto infrascato in discesa porta a una carrozzabile che si segue a sinistra fino alla bella Colonia Arnaldi, residenza immersa nel verde, da dove si raggiunge un sentiero che porta al Passo della Spinarola, superato su un pontetto, e prosegue verso le pendici del monte Bello, dove si incontra il sentiero da Recco al Manico del Lume. Si cammina in falsopiano con stupende viste sul mare e, giunti a un bivio segnalato, si scende fino al Passo della Ruta, servito dalla linea ATP Genova - Recco - Rapallo; da Ruta si può proseguire per sentiero a Portofino.

la splendida valle del rio Gandolfi e il monte Penello

si cammina per 2h30' segnavia X

  Partenza dal ponte Baracche, bus urbano di Genova AMT 71, fermata prima della chiesa di S.Carlo. Dalla stazione di Pegli, linea Genova - Savona - Ventimiglia, si scende a destra e si raggiunge il capolinea del 71 in via Piandilucco; nel comune di Genova si usa il biglietto urbano si per l'autobus che per il treno, con due timbrature.

  Dalla fermata del bus (segnavia) si scende sulla strada fino a un sentiero che scende a sinistra, guada i torrenti su tre passerelle e sale nel bosco. In questo tratto il sentiero costeggia il rio Gandolfi guadandolo più volte, in uno stupendo ambiente di cascate e laghi; dopo un attraversamento si sale in sponda sinistra fino a un bellissimo guado da dove il sentiero sale, prima tra gli alberi, poi aspramente tra le rocce fino alla punta del Corno, 851 metri, bel punto panoramico. 
  La punta ha tratti di sentiero esposti, la si può aggirare sul versante opposto al sentiero segnato. Si sale sul crinale fino a un altopiano prativo e alle pendici del monte Penello, dove si incontra il sentiero Europa 1 nel tratto da Genova ai piani di Praglia, e in breve si sale al Penello, 995 metri.


passerella sul rio Gandolfi

salite di Liguria - Montessoro

lunghezza 6,5 km pendenza max 10,2 % 

 treno più bici, stazione di Isola del Cantone, linea Genova - Arquata
  
  Dalla stazione di Isola del Cantone si segue brevemente a destra la statale fino al cavalcavia che si percorre (indicazioni per Vobbia); si pedala tra le case e al bivio si prende la strada a sinistra per Roccaforte. La salita, molto impegnativa all'inizio, corre solitaria in bell'ambiente boschivo; si raggiunge il Colle della Serra, a 645 metri, tra splendidi pascoli, e si scende fino a raggiungere in falsopiano il paese di Montessoro.

  Per fare un bell'anello, si prosegue fino a Roccaforte, si scende a Sisola, a sinistra fino a Rocchetta, e di nuovo a sinistra fino ad Arquata, lungo la val Borbera, stupendamente incisa nei conglomerati; da arquanta si raggiunge Isola sulla statale dei Giovi.

le selvagge rocce della Baiarda

si cammina per 1h40' segnavia

  Partenza dalla stazione di Genova Acquasanta, sulla linea Genova - Ovada - Acqui; dalla piazza della stazione si prende la strada in salita fino allo svalico, dove a sinistra si prende il sentiero segnalato. Si sale per mulattiera in ambiente aperto, con rade aghifoglie; l'ambiente è quello tipico della zona, con rocce affioranti e corsi d'acqua; il panorama sul mar Ligure è bellissimo. Il sentiero arriva presso la testata della valle e gira a sinistra per raggiungere in breve, attraverso un altopiano prativo, i 703 metri della cappelletta della Baiarda; pochi passi verso la costa aprono la vista sullo spettacolare versante dirupato del monte.

  Seguendo a settentrione il crinale prativo, mal segnalato con tre pallini rossi ma dall'orientamento facilissimo, si raggiungono in mezz'ora le pendici del monte Penello, dove si incontra il sentiero Europa 1 nel tratto da Pegli ai piani di Praglia.

da Ruta a Portofino

si cammina per 2h15' segnavia

  Partenza dal passo della Ruta, linea ATP Genova - Recco - Ruta - Rapallo. Si prende la salita a sinistra della galleria, si raggiunge una stradina e si riprende subito a destra una salita pedonale che passa tra le case. Si entra nel bosco, si costeggia il bell'albergo di Portofino vetta e si prosegue il cammino tra gli alberi. Si entra nel gruppo geologico dei conglomerati di Portofino e si arriva con passeggiata riposante alle Pietre Strette, dove si incontrano i sentieri per Camogli e SantaMargherita
  Si cammina in falsopiano in un lussureggiante vegetazione e si scende agli Olmi (sentiero dei Mulini) e, tre belle case con straordinari scorci panoramici a Portofino, collegata da bus ATP a Santa Margherita.

segnaletica nel Parco di Portofino


da Alassio alla sella di Punta Vegliasco

si cammina per 1h30' segnavia Θ

  Partenza dalla stazione di Alassio, sulla linea Genova - Savona - Ventimiglia. Dalla piazza della stazione si gira a destra, si percorre il sottovia ferroviario e sempre a destra in leggera salita si raggiunge una piazza dove sul muro di sinistra si trova il cartello segnaletico. 
  Si percorre brevemente la stradina in salita e giunti ad uno slargo si imbocca a destra una mulattiera che sale tra le ville. Il percorso si inerpica con pendenza costante tra belle case offrendo viste su Alassio e capo Mele; si raggiunge una fattoria e in breve si arriva a una strada che si segue a sinistra fino a individuare il sentiero che sale in una profumatissima macchia mediterranea fino ala sella del monte Vegliaco o Piscavino, 482 metri, grandioso punto panoramico sul mar Ligure e la piana di Albenga.

da Arenzano al passo del Faiallo

si cammina per 3h30' segnavia • •

  Partenza dalla stazione di Arenzano, sulla linea Genova - Savona - Ventimiglia; si percorre il sottopassaggio in direzione monte e, all'uscita, si sale a sinistra fino a incontrare la via Inipreti, dove si individua il segnavia. Si sale tra le case della periferia di Arenzano fino a raggiungere un sentiero che si inerpica panoramico tra roccette e gimnosperme fino al passo della Gavetta. Lo scenario adesso è spettacolare, in un ambiente di tipo alpino; → monte Tardia 20'. In breve si arriva al passo della Gava, superbo punto panoramico, dove s'incontra il sentiero da Voltri, e si sale per mulattiera fra le rocce che fanno da balcone su Genova e il suo golfo; l'ultimo tratto dell'escursione, , conduce in piacevole camminata ai prati del passo del Faiallo, a 1061 metri, posto-tappa dell'Alta via dei monti liguri.

da Finale Ligure a Varigotti per l'altopiano delle Manie

si cammina per 3h segnavia Δ , poi ♦♦

  Partenza da Finalpia, frazione di Finale Ligure; stazione di Finale sulla linea Genova - Ventimiglia, bus TPL Savona - Finale. Dalla stazione si raggiunge il lungomare pedonale e, in direzione levante, ci si porta a Finalpia; alla sinistra dell'abbazia si individua il cartello FIE con la segnaletica. 
  Si sale tra le case seguendo il segnavia , si percorre una mulattiera e si raggiunge la bella frazione di Monte, in superba posizione panoramica. 
  Il sentiero ora passa tra olivi e campi coltivati, in una campagna fasciata di ginestre, rosacee e caprifoglio; un bel tratto di sentiero nel bosco conduce alla carrozzabile delle Manie, che si prende a sinistra, a fianco dell'ingresso di una casa con bel giardino. 

  Si segue la tranquilla strada asfaltata lungo le Manie fino a un campeggio, dove si gira a destra, seguendo il segnavia ♦♦ e il cartello che indica il tragitto pedonale per Varigotti, si scende per un bellissimo sentiero che attraversa una lussureggiante macchia mediterranea, costeggia, con tratti esposti, pareti di arenaria in un punto panoramico e raggiunge il borgo di Varigotti, servito dal bus TPL Savona - Finale.  

il sentiero dell'ingegnere ad Arenzano

si cammina per 4h 30' segnavia sì  due guadi impegnativi

  Partenza dalla stazione di Arenzano, linea Genova - Ventimiglia; si esce dal sottopassaggio e si prende la salita a sinistra; su un muro in cemento si individua il segnavia che si segue fino a Terralba e poi lungo una stradina di campagna con agriturismi fino alla località Campo.
  Si inizia a salire per sentiero e a un bivio si prende a destra il cammino ben segnalato con una stella bianca; dopo una rampa nel bosco si incontra un sentiero pianeggiante, segnato con i in un cerchio bianco, che si segue a destra. Si cammina tra una ricca vegetazione e rocce aguzze in una scenario di straordinaria bellezza, accompagnati dalla musica dell'acqua; si incontra la scritta che indica il sentiero dell'ingegnere, in superbo ambiente naturale si guada un fresco e scrosciante torrentello in località Cü du Mundu e si scende nella valletta del rio Negrone (due guadi pretendono attenzione) fino all'omonimo ponte Negrone.

  Si percorre il ponte e si trova il segnavia C1che seguendo la val Negrone riporta agli agriturismi; oppure si segue il bel percorso dell'acquedotto, seguendo la segnalazione per Terralba, fino a una stradina asfaltata che si segue per pochi metri; a un incrocio si scende a destra e si arriva a Terralba. 


da Santa Margherita agli Olmi, il sentiero dei mulini

si cammina per 1h 40' segnavia +

  Partenza dalla stazione di Santa Margherita, linea Genova - La Spezia - Roma; si scende sul lungomare e lo si segue verso Portofino; all'altezza del molo meridionale del porto si gira a destra e si individua, indicata col segnavia + , via Montebello. 
  La stradina sale, tra belle abitazioni, a Nozarego, splendido balcone panoramico; si segue la strada in lieve salita e si prende a sinistra un sentiero che cammina tra olivi e campi coltivati; si arriva alle Gave, bella frazione da dove un itinerario segnato con tre pallini rossi porta in un'ora a Portofino, e si sale a destra a percorrere un bel sentiero con viste sul mare; si raggiunge la località Mulini e il mulino del Gassetta, ristrutturato, gestito dall'ente Parco Portofino. Il sito è molto bello, con i lavatoi ben conservati e l'area di sosta e di ristoro. Il sentiero prosegue in falsopiano fino agli Olmi, da dove, seguendo a sinistra il sentiero col segnavia , si scende a Portofino.


l'anello di Pietragavina, nella verde valle Staffora

si cammina per 2h 30' segnavia parziale

  Partenza dalla Piazza della Fiera a Varzi, capolinea della corriera, linea ARFEA Voghera stazione - Varzi; si segue la piazza verso il Penice e si sale a destra in via Mazza, sul percorso della statale; al bivio si segue frontalmente la via piana che diventa subito sterrata; c'è il segnavia indicato con 1. 
  Si costeggia un torrente fino a uno slargo dove si imbocca a sinistra un sentiero che porta a un prato; si percorre il prato mantenendosi a destra e si sale per il sentiero segnato che tra campi porta a una strada che, a destra, raggiunge il bel paese di Rosara. La strada sale tra le case, cammina nel bosco e porta allo splendido borgo di Pietragavina, eccezionale punto panoramico. Si scende una scalinata tra le case fino al valico e, sempre seguendo il segnavia, si prende la strada per S. Cristina.
  Dopo un centinaio di metri, si prende a destra una strada agricola, segnalata dal cartello di un consorzio agricolo, e si scende stupendemente fra i campi; a un bivio si tiene la sinistra e si arriva alla frazione Costa. Si percorre in discesa la tranquilla carrozzabile fino a Bognassi, si attraversa il paese e, quando la strada curva a sinistra, si prende a destra un sentiero indicato da un paletto in legno con la scritta "itinerario 5".
  Il sentiero scende in una valletta fino alla strada statale che a destra porta in breve a Varzi.  

la macchia mediterranea da Moneglia a Deiva Marina

si cammina per 2h 30' segnavia , poi

  Partenza dalla stazione di Moneglia, linea Genova - La Spezia - Roma. Dalla piazza della stazione si scende sul lungomare e lo si percorre a sinistra fino al torrente Bisagno; si gira a sinistra costeggiando il torrente e si percorre un ponte dopo il quale s'imbocca la mattonata con cartello segnaletico dei sentieri. 
  Si segue poi la carrozzabile tra le ville, in superba posizione panoramica; davanti a un ristorante si prende a destra un sentiero che porta al bel paese di Lemeglio; dopo le case, il sentiero corre tra i campi con viste mozzafiato sulla baia di Moneglia fino a entrare nella macchia.
  Si cammina in ambiente ricco di fiori profumati fino a un bivio ben segnalato e si scende con viste sui promontori del Levante ligure fino alla bella frazione contadina di Castagnola; si scende su una sterrata che verso Deiva ha fondo in cemento fino alle case di questa località; una scalinata porta alla biblioteca e alla strada che si prende a destra e si arriva alla stazione di Deiva, sulla stessa linea di Moneglia.  

escursione al monte Scietto, sui sentieri di Torriglia

si cammina per 1h 40' segnavia parziale

  Partenza dalla rimessa delle corriere di Torriglia, linea ATP Genova - Torriglia. Si segue la strada in salita - segnavia Δ - fino a girare a sinistra in via Antola, mulattiera che costeggia il bel parco del castello. si segue a destra una carrozzabile fino alla provinciale che si percorre in discesa fino a imboccare a sinistra una stradina tra casette residenziali; si cammina su sterrato fino a un bivio indicato da un paletto in legno; si sale a sinistra in direzione Donetta e, seguendo il segnavia T , si cammina in bell'ambiente boschivo.
Quando il sentiero incontra una carrozzabile, si prende sulla destra la mulattiera che cammina sotto la carreggiata; il percorso non è segnalato ma non dà problemi di orientamento; guadato un corso d'acqua, si sale fino a una strada asfaltata (a sinistra, fermata linea ATP Genova - Torriglia - Rondanina); si attraversa la strada e si prende il sentiero fino a una cappelletta in pietra, da dove si segue a destra la traccia di sentiero di costa.
  Il sentiero, con un piacevole saliscendi panoramico, supera due cime; si scende e si imbocca la sterrata che costeggia a sinistra la carrozzabile; quando la sterrata piega a sinistra, si sale per il sentiero sul pendio che in breve porta alla cima del monte Scietto, a 1150 metri, dalla quale si gode d'una meravigliosa vista.